Elezioni, caciara infinita

Matteo Salvini

(Dopo sette votazioni punto e accapo. Tutti contro tutti sul nome del futuro presidente)

di Odoardo Di Santo

Siamo alla settima votazione per la elezione del Presidente della Republica Italiana. Gli elettori, c ioe' I deputati, i  senatori e i rappresentanti delle regioni  detti “grandi elettori”pare che non ne vogliano sapere di trovare una soluzione.

L’Italia  ha le sue tortuose  regole precipuamente per uso e consumo  degli addetti ai lavori .

In Canada,per capirci, abbiamo un sistema diverso piu' pratico e non  raffinato come in Italia.

Facciamo le votazioni .

Chi vince,  cioe' come si dice in gergo chi passa il palo, per primo diventa   capo del governo.

Nei sistemi presidenziali chi ha piu' voti diventa presidente.

In Italia alle scorse elezioni nel 2018  nessun  partito ha avuto una maggioranza parlamentare per sostenere il governo.

Il Presidente della repubblica uscente Sergio Mattarella  fu costretto  a imporre come Capo del governo un tecnico non eletto cioe' Mario Draghi , ex presidente della Banca Centrale Europea.

E' sostenuto, meno  i Fratelli d’Italia, da  tutti i partiti, terrorizzati di perdere i fondi del Recovery Plan cioe' 210 miliardi di euro che l’Unione Europea aveva concesso all’Italia  per affrontare la crisi creata dal Covid 19 .

Draghi con una  reputazione stellare ha ridato prestigio all’Italia che  l’Economist  nel 2021  ha dichiarato paese dell’anno.

Molti specialmente all’estero si aspettano una rapida elezione del nuovo Presidente  perche' ancora imperversano la pandemia, la crisi internazionale  con le prospettive di guerra in Ucraina e le tensioni con la Cina.

In Italia pero' non si possono presentare uno o piu' candidati per eleggere chi  prende piu' voti .

Viene eletto presidente il candidato che riceve i 2/3 di voti degli elettori  nei primi tre scrutini ed la maggiorana assoluta nei successivi. 

Qui comincia la commedia all'Italiana.

Da un anno i partiti sapevano delle elezioni ma fino all’ultimo momento non c’e' stato nessun accordo nella larga maggioranza   parlamentare perche' ognuno ha la sua agenda segreta.

Quindi si parte con la prima umiliante votazione e con la conta di nomi insignificanti perche' tutti sanno che nessuno avra'  la maggioranza dei due terzi voti.  

Silvio Berlusconi si e' dichiarato candidato del Centro destra pur sapendo di non aver i numeri. Ed ha buttato la spugna.

In Italia ci sono due schieramenti con numero di seggi equivalenti,uno di centro sinistra e uno di centro destra.

Nessuno ha la maggioranza quindi e' risaputo che per eleggere il Presidente bisogna giungere ad un compromesso su un candidato accettabile alle due parti che in Italia  magniloquentemente  viene definito “super partes”.

La classe politica italiana e’ scarsa di talenti , ma ricca  di  strateghi.

Il leader del partito La Lega Matteo Salvini si e' autonomitato kingmaker.

Il suo partito gira sul 20% dei consensi e nei sondaggi sembra essere in parabola discendente.

Alla quarta votazione si cerca di capire cosa succede.

Ed iniziano i riti .

Se si vuole bruciare un canditato lo si propone e subito parte il fuoco incrociato  di sbarramento per silurarlo.

Per cui  si assiste allo spettacolo unico di persone che si schermiscono di essere identificati come possibili  candidati per paura di essere bruciati.

Si tenta allora quel che  con linguaggio esotercico si chiama una rosa di nome .

Ma non funziona.

Salvini parla come il capo non si capisce bene di cosa anche  se anni fa quando aveva il vento in poppa era “il Capitano”.

Usa molto il primo pronome personale “io” cioe: “Io faro'.. io diro'... Io incontro” .

Gli altri elettori cosidetti “ Grandi”   si aggirano per il corridoi del parlamento ignari di quel che decidono i leaders ma felici di essere intercettati da qualche microfono sperando che  gli ignari elettori vedano come  sia importante il loro deputato.

Molti quando parlano  usano i condizionale  come : “Io direi.....io penserei” sintomo di sofferta insicurezza.

Finalmente alla sesta votazione il Capitano ha annunciato di aver il candidato anzi la canditata perfetta Maria Casellati Presidente del Senato, definta  la pretoriana  di ferro di Berlusconi.

Per controllare se ci sono franchi tiratori, i leaders del centrodestra hanno escogitato anche il sistema perfetto di controllo, decidendo per ogni  partito chi scrive prima  il nome e poi il cognome, chi scrive   prima il cognome poi il nome ,il terzo scrive solo il cognome.

  Il presidentde la Camera dei deputati Roberto Fico per salvare un po' di decoro ha scoperto il gioco ed ha decisio che si leggeranno solo i cognomi, con grande disappunto del Capitano e degli strateghi del centro destra.

  Dei 443 voti del centro destra solo 378 hanno votato per la candidata Casellati.

Il fiasco  con  accuse reciproche ha sconvolto  lo schieramento strombazzato come compatto.

I veleni si incrociano per scoprire  i colpevoli  con liti furibonde tra la candidata e lo stesso Berlusconi ,nel frattempo ricoverato  all’ospedale (85 anni) .

Dopo il fiasco lo stratega Salvini decide l’ovvio e cioe' che, non avendo il numeri  deve trattare  con l’altra parte come con buonsenso aveva detto sin dall’inizio il leade del Partito Democratico Enrico Letta.

Aveva suggerito ai leaders  di chiudersi in una stanza a pane e dacqua e di usicre con un nome accettabile sulle orme  del concave  di Viterbo del 1268-1271 di Viterbo  dove i cardinali  che non riuscivano a mettersi d’accordo furono chiusi a chiave  dai magistrati della citta' con ridotte porzioni di pane ed acqua .

Rimossero anche  il tetto del palazzo.

  Nel frattempo a Roma continua quello  che la stampa definisce “indecoroso balletto di nomi” di persone perbene di cui si fanno i nomi e che vengono gettate nella breccia per essere stritolate.

Salvini dopo la magra figura della Presidente del Senato ha dichiarato con la sicumera di sempre: “Non è mai finita”. E ribalta tutto: "Al lavoro per un presidente donna": “Proporro' un nome di donna”.

Bisogna considerare “un’ipotesi femminile” .

Lo hanno inchiodato subito come il “queenmaker”.

Ma - commenta l’Avvenire-“Salvini da dieci giorni in una cerimonia cannibale ha triturato qualunque candidato. Pensavo fosse una strategia . E invece non ha una strategia. È un situazionista”.

  Ci dicono con il solito linguaggio che  ci saranno “ trattative serrate”.

  Salvini intanto propone una rosa di nomi tra cui Elisabetta Belloni capo dei servizi segreti.   Immediatemente inizia il fuoco di sbarramento. 

Per Matteo Renzi  e' una   decisione gravissima fare presidente della repubblica il capo del servizio segreto.

 I parlamentari dovrebbero meditare anche  di   eleggere  Presidente della Republica ed  Primo Ministro due non eletti o come si dice due tecnici. 

Un fallimanto totale.

Molti pensano che   Salvini ne ha combinata un’altra e lo hanno definito il “Salvinicidio” Giuseppe Conte capo del partito 5stelle pare sia d’accordo. Non si capisce perche'. 

Il prossino parlamento vedra' la riduzione di un terzo di membri.

Molti  dei presenti parlamentari andranno a casa. E siccome non sono stati eletti per cinque anni non avranno nemmeno diritto alla pensione.  Il partito 5 stelle  ha perso per strada 34 senatori e 62 deputati che hanno abbandonato la nave o sono stati defenestrati.  

  Di essi nessuno sara' rieletto.

A buon conto lo schieramento contro Belloni pare abbia sortito il suo effetto

Fin dall’inizio sembrava che fosse accettato che Draghi con la sua prestazione  che ha ridato prestigio all’Italia e che ha dimostrato che come amministrare  il complesso file del Recovery Plan   sarebbe stato il candidato naturale alla Presidenza.

Senonche' siamo in Italia. Il Presidente Mattarella ha espresso piu' volte la sua opinione di non essere d’accordo con la rielezione del Presidiente  .
Ma se i “grandi” elettori non riescono a mettersi d’accordo dovranno andare a bussare alla sua porta e puo' darsi che riluttantemente si sobbarchera' a toglierli  dai guai .


Previous
Previous

Mattarella esce vittorioso dalla bagarre. La sconfitta della politica. Ecco l'ora dei coltelli

Next
Next

Il Palazzo “attacca” Rocco Commisso, “capolavoro” di insinuazioni e sottintesi