Habemus Papam, ora servono vescovi e cardinali.....
(Insigne da solo non basta, servono rinforzi adeguati per innalzare il livello di competivita' del Toronto Fc)
Lorenzo Insigne promette grande amore al Toronto Fc
di Nicola Sparano
“We have a Pope”.
Il Papa in questione e' Lorenzo di Frattamaggiore, la sua chiesa il Toronto Fc.
Il nuovo papa e' stato eletto (sedotto) a suon di soldoni, tanti tanti soldoni.
In riva al lago, all'ombra della torre, il trono di Giovinco era vacante da quando la Formica Atomica decise di mettere le mani su due o tre giacimenti di petrolio arabo.
Su quel trono hanno provato ad issarci Alejandro Pozuelo.
Lo spagnolo e' pedatore di buona stazza, comprimario decente ma non leader abbastanza per trasformare in un team d'alta quota quell'Armata di Brancaleone che era diventata il Toronto Fc.
Ecco, questo dei comprimari e' il punto cruciale anche per Insigne.
A Lorenzo chiederanno di miracolare la quadra, trasformare l'acqua in vino, o quasi.
Senza un adeguato supporto anche Giovinco fece poco il primo anno, poi gli misero alle spalle un certo Victor Vasquez che diede equilibrio alla squadra organizzando il centrocampo e cucendo il gioco tra reparti.
Oggi il Toronto Fc non ha un Vasquez.
Deve trovarlo, ma non solo.
La squadra va rinnovata da cima a fondo, se assumono che Insigne, da solo, possa fare il miracolo, tramutare l'acqua in vino, trasformare brocchi in campioni, partiranno con il piede sbagliato.
Insigne, naturalmente, e' una garanzia.
Neanche la Formica Atomica venne a Toronto con il palmares, la reputazione ed i gol dell'invetnore del tiraggiro.
Personalmente ricordo che Giovinco fu accolto con diffidenza dai suoi nuovi compagni, ma li convinse subito al primo allenamento quando calcio' una serie di punzioni dal limite imprimendo alla palla delziose parabole, forti e precise come mai ne avevano ammirate dal vivo.
Giovinco poi raggiunse sublimi livelli di eccellenza nel ruolo di seconda punta partendo dalla sinistra per poi convergere al centro per la conlcusione o l'assist.
Ad occhio e croce Insigne potrebbe, dovrebbe, ricalcare le orme di Giovinco con il quale ha in comune la piccola taglia e le grandissime qualità tecniche.
Lorenzo ha un ottimo senso del goal, è capace di giocate fantasiose ed imprevedibili.
Tra i suoi punti di forza ci sono il dribbling ed il delicato controllo di palla, deliziando spesso il pubblico anche con stop precisi su lanci lunghi dalle retrovie.
Per la sua grande visione di gioco, può ricoprire diversi ruoli del reparto offensivo, tra cui quello di trequartista, capace di effettuare improvvisi cross smarcanti per l'inserimento dei compagni sul fronte opposto d'attacco. Spesso usa con successo il tiro a giro dal vertice ed è abile nei calci piazzati, prediligendo, naturalmente, la precisione alla potenza. Nel tempo ha migliorato sensibilmente il suo apporto nella fase difensiva e nel rapido capovolgimento di fronte, costituendo un perno essenziale della "catena" di sinistra insieme al terzino mancino e ad uno dei centrocampisti per portare improvvisi affondi dalla fascia laterale.
Dove e come giochera' Insigne nel Toronto?
Naturalmente spettera' al nuovo coach, Bob Bradley, decidere.
Ma tutto dipendera' con chi si trovera' come compagni di avventura.
Il mercato del Toronto non e' finito con Insigne.
La lista degli aquisti dovrebbe almeno includere portiere, difensore centrale (si pensa a Criscito), mediano incontrista, centrocampista uomo d'ordine e un attaccante centrale bisonte che apri i varchi a Insigne come faceva Altidore per Giovinco e che potrebbe essere nientedimeno che “Gallo” Belotti.
Campagna di rafforzamento a parte, con Insigne vestito di rosso in ogni caso avremo un'estate parecchio interessante.