Il Canada e’ anche terzo mondo, indigeni senza acqua potabile
di Odoardo Di Santo
Come tutte le mattine apriamo il Globe and Mail per cercare di capire che cosa ci riservano
i governi per liberarci dalla pandemia, specialmente a noi che siamo stati rubricati sbrigativamente
come “Vulnerabili”.
Oggi colpisce meta' della prima pagina con 39 nomi di comunita' di popolazioni indigene.
Sono le comunita’ che nel marzo dell’anno di grazia 2021 non hanno accesso all’acqua potabile
e devono bollire l’acqua da bere e per gli usi domestici.
Questo avviene in Canada e non in qualche sperduto paese del terzo mondo.
Vien da pensare come per queste comunita' sparse in tutto il Canada debbano risuonare
Tristemente ironiche le raccomandazioni che ci vengono distillate ogni giorno da Trudeau
e dai Premiers delle province di rispettare le distanze sociali, di lavarsi le mani, di usare la
maschera.
Nel 2021 sembra incredible che un paese del G7 veda negato ai cittadini un diritto umano
fondamentale come l’uso di acqua potabile.
Il Verificatore Generale ( Auditor General) Karen Hogan ha rilasciato al Parlamento un
rapporto in cui dichiara che il governo federale non ha dato supporto adeguato alle
First Nations (le Prime Nazioni) per accedere ad acqua potabile sicura.
Ha rilevato che la notifiche di bollire l’acqua (Advisories) sono costant per molte
comunita’ e che circa la meta’ delle presenti notifiche sono state in effetto per piu' di
un decennio.
Ed ha concluso: “Sono molto preoccupata e onestamente scoraggiata che questo annoso
problema non sia ancora risolto”.
Durante le elezioni del 2015 Justin Trudeau promise che avrebbe eliminato tutte
le notifiche di lungo termine per il 2021.
Ma a dicembre nel cuore della pandemia il ministro degli servizi indigeni Marc Miller
annunzio’ che la l’obiettivo non e' raggiungibile.
Le notifiche annose sono quelle che durano piu' di un anno il che significa che le comunita'
sotto notifica devono bollire l’acqua per piu' di un anno.
Le notifiche sono emanate dalle First Nations quando l’acqua non e’ potabile e sono rescisse
quando l’acqua e’ potabile e non c’e’ piu' bisogno di bollirla.
Lo scorso Novembre nel documento economico il governo federale annuncio’ lo stanziamento
di $ 1,9 miliardi per le comunita' indigene.
Ma le opposizioni non ci credono.
Il deputato NDP Charles Angus il cui riding di superficie e' tre volte l’Italia copre gran parte
del Nord Ontario ha fatto notare che nel 2017 il Parliamentary Budget Officer – organo
indipendente del Parlamento- disse che gia' allora il governo non rispettava le promesse fatte.
Il deputato conservatore Gary Vidal ha detto che: “Riconciliazione non significa fare promesse
agli indigeni al tempo delle elezioni che poi non puoi mantenere”
Le comunita' indigene di Tataskweyak Cree Nation nel nord del Manitoba hanno perso la
pazienza e hanno dato inizio ad una class action contro l’Attorney General of Canada (Ministro
della Giustizia) per “aver fallito di risolvere il problema delle annose notifiche nelle first nations”.
Michael Rosenberg l’avvocato che rappresenta le comunita' indigene nella causa ha detto che esse
hanno bisogn di fatti e non di parole .
E' triste pensare che per avere acqua potabile le popolazioni indigene devono fare causa al governo.