Il Canada ostaggio dei camionisti, Trudeau assente, tensione alta a Toronto

La vignetta del Toronto Star sull’assenza del Primo Ministro in questo periodo di estrema crisi

di Odoardo Di Santo

Dopo due settimane di tentennamenti , di dicharazioni ambivalenti e di patente inazione,  finalmente i poteri politici hanno deciso che il troppo e' troppo.

Il Premier dell’Ontario  Doug Ford ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Provincia per porre fine all’occupazione della Capitale Ottawa ed al blocco del Ponte Ambassador da parte dei camionisti (truckers) in rivolta.

Tutto era cominciato due settimane fa quando un gruppo di autotrasportatori formo’ un convoglio di camion autodefinito “Convoglio della liberta’” ( Freedom convoy).

Partendo da Vancouver si diressero verso la capitale.  

Protestavano contro l’obbligatorieta'  della vaccinazione dei camionisti per attraversare il confine con gli Stati Uniti che peraltro impongono lo stesso obbligo.

Secondo gli organizzatori la vaccinazione obbligatoria minacciava di danneggiare la catena di rifornimento di beni essenzali come gli alimentari ai supermercati.

Il 90% degli autotrasportatori sono vaccinati e l’Alleanza Canadese degli Autotrasportatori ha condannato la protesta.

Per due settimane, centinaia di camionisti,   lungi dal dimostrare pacificamente il proprio legittimo dissenso dalla decisione politica governativa peraltro di giurisdizione provinciale, hanno occupato la capitale con centinaia di  mastodontici camion, mettendola in stato di assedio   tra svastiche e bandiere confederali dei razzisti del sud  degli USA.

Hanno fatto richieste assurde  reclamando non solo  la fine delle restrizioni  imposte dal covid e ma la destituzione del governo eletto lo scorso settembre.

Da notare che i no vax  che sostenevano il Partito di Maxime  Bernier non elessero neppure un deputato.

Da due settimane Ottawa e'  sotto assedio . I grossi  camion , come nella favola del lupo e dell’agnello hanno  la citta` bloccata e terrorizzano i residenti.

Giorno e notte gli  inermi cittadini sono vittime di angherie  incredibili , di abusi, di minacce, impediti di vivere la loro vita  quotidiana.

Per quanto incredibile sono di mira i lavoratori del settore sanitario ,sono  vandalizzate  le strade mentre regna il pandemonio per l’uso assordante dei clacson .

 Gli autori dell’occupazione sono  finanziati abbondandemente da organizzazioni  americane notoriamente  sostenitrici di gruppi di estrema  destra , di supremazisti bianchi ( white suprematists) e razzisti.

“ Gofund me”  ha raccolto piu' di US$ 9 milioni per i camionisti ,ma  a seguito delle proteste  canadesi ha deciso di restituirli.

L’altra organizzazione “ Give send Go” ha avuto i  fondi  congelati per ordine della magistratuta dell’Ontario.

Il blocco del Ponte Ambassador dove ogni giorno transitano merci  del valore di $ 400 milioni,  come  era prevedibile  ha creato un impatto disatroso non solo sul rifornimento di alimentari ed altri beni di consumo ,ma ha bloccato le catene di montaggio della fabbriche automobistiche dell’Ontraio creando grossi  disagi economici anche agli stati americani limitrofi.

La governtarice del Michingan  ha chiesto al governo canadese di sbloccare il ponte perche' sta creando enormi danni all’economia dello stato dove risiede gran parte dell’indusria automonilisica americana.

E' questo l’argomento decisivo che ha  dato la sveglia a Ford e a Trudeau che per due settiamane hanno  giocato  al nascondiglio perche` Ford non voleva antagonizzare gli elettori rurali del sud Ontario ,dove si vota il due giugno.

Trudeau pensava ai voti del West dopo la sua popolarita' e' in libera caduta.

Appena iniziata l’occupazione, il primo Ministro  si era imboscato, rendensosi irreperibile, al contrario del suo papa' che affronto' la crisi del Quebec nel 1970 con ferrea risultezza,seppure in seguito ritenuta eccessiva.. 

Il Toronto Star ha pubblicato una vignetta che mostra l’androne di ingresso della Camera dei Comuni vuota con lo scritto “Dove e’ Trudeau ?”.

Quando e' riemerso invece di offrire leadership ai canadesi proponendo una strategia per uscire  insieme dal marasma, Trudeau    e' partito all’ attacco dei conservatori che a dir vero   avevano simpatizzato con i dimostranti a cominciare dal presunto prossimo leader ,l’arcigno Pierre Polievre che  li lodo'  .

Ttudeu aveva inoltre riversato la responsabilita` sui governi provinciali.

L’atteggiamento del Primo Ministro e`stato  ritenuto “ divisivo “ anche da tre membri del gruppo parlamentare liberale  tra cui il rispettato capo gruppo del Quebec Joel Lightwood .

Giovedi il leader ll’NDP Jagmeet Singh,esaperato, in Parlamento  ha intimato a Trudeau :“ smettila di nasconderti dietro problemi di giurisdiszione e risolvi questa caos”.
L’impatto economico  e la chiusura dell’industria automobilistica ha spaventato Ford e Trudeau e finalmente  ora si muovono seppur con ritado per risolvere la crisi che,da Ottawa si e` estesa a Quebec City, a Winnipeg ed al confine dell’Alberta con gli Stati Uniti ,bloccato a Coutts .

A  Toronto c’e' aria di stato di assedio perche' per il weekend  si aspetta una carovana di camion. Tutto il perimetro intormo a Quens Park e' stato chiuso al traffico per impedire di ripetere il disastro di Ottawa.

Il gruppo “Save America” ha minacciato di venire ad appoggiare  i “Freedon Convoy”.

La tensione e' alta.

Cosa mai successa nella storia:  i Freedom Convoy  stanno ispirando gruppi ed organizzazioni  populiste identitarie di destra nel resto del mondo. Triste corollario  per il Canada,  un paese che e' stato finora esempio di tolleranza  e di rispetto della legge e dei diritti dei cittadini.

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