L'ipocrisia dei super ricchi, vogliono salvare il pianeta ma inquinano  Glasgow con  400 jet privati

di Odoardo Di Santo

Jeff Bezos, fondatore di Amazon e uno dei capoccia del club dello 001%  cioe dei super ricchi della terra, ha dato l’esempio  dirigendosi a Glasgow alla conferenza  cosidetta del CPO26 con il suo aereo privato Gulf Stream del costo di oltre 90 milioni di dollari .

E' stato seguito da un numeroso stuolo di oltre 400 jet privati di “confratelli”,  tutti preoccupati  per il riscaldamento del pianeta e vogliosi di contribuire a raffreddarlo.

Nel frattempo hanno intasato l’aeroporto creando non pochi problemi ai comuni partecipanti alla conferenza, donne e uomini  che una volta si definivano di buona volonta', genuinamente impegnati,  nella vita quotidiana a salvarci  dalla minacciosa  catastrofe climatica prossima ventura.

Tra i 400  jet  c’erano decine di nomi dello 001% ,cioe dei supericchi che magari sono a noi sconosciuti ma  di solito riempiono le  cronache rosa  come pure le pagine economiche dei giornali.

C’erano i Principi come Carlo d’Inghilterra, uno molto “green” che  ha viaggiato in  un jet MOD .

C’era anche  il Principe Alberto di Monaco, oltre a  reali e  dozzine di amministratori delegati tutti doverosamente  professi credenti nel  "green", anche se, secondo prudenti stime  la flotta di jet miliardari privati in arrivo ha  generato 13.000 tonnellate di emissioni di CO2, l'equivalente della quantità prodotta in un anno da più di 1.600  di noi comuni mortali.

C’era poi il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden che aveva un duplice compito.

Innanzitutto doveva fare perdonare agli Stati Uniti la mascalzonata del suo predecessore Trump che aveva rinnegato l’accordo di Parigi firmato in pompa magna dal Presidente Obama nel 2015.

Inoltre per riacquistare un po' della credibilita' perduta doveva  dare prova al mondo che il suo paese, uno dei maggiori inquinatori del mondo,  si impegnera' seriamente per aiutare a risolvere il problema del cambiamento del clima.

Nel frattempo Biden, dimostrando un debole per lo stile imperiale  e' giunto a Glasgow  con quattro aerei , con l’elicottero Marine One  e un   imponente  corteo di decine di macchine e SUV.

Una predilezione per lo stile grandioso lo aveva gia' esibito  alla conferenza dei G20 di Roma la settimana precedente.

Suggestionato forse   dalle rovine di Roma Imperiale e dalla cupola di Michelangelo aveva fatto grande impressione  presentandosi con un convoglio di  85-vehicoli   inclusi  pulmini per  i funzionari, il servizio segreto, e i giornalisti, come pure ambulanze e attrezzature per i servizi di comunicazione .  

La presenza di Biden alla conferenza, secondo le stime ha  generato sulle 100 tonnellate di carbonio .

Non potevano mancare le organizzazioni private interessate a partecipare  allo sviluppo economico che , giurano , deve essere  assolutamente  sostenibile  e quindi green , il colore oggi di moda.

Quindi  non poteva mancare Bank of America  che ha scaricato una qualificata delegazione con  due jet superinquinanti.

Non tutti sono venuti con jet personali.

Per non dare all’occhio si sono visti diversi aerei noleggiati per rendere difficile l’identita' dei viaggiatori.

Molti venivano dalla conferenza dei G20 che si era tenuta a Roma con ammirevole regia ma senza conclusioni.

Gli aerei commerciali che hanno portato il popolo comune sono stati religiosamente evitati dallo 001%.

Dopo aver lasciato i VIP all'aeroporto di Glasgow , l'enorme traffico aereo ha costretto alcuni a volare per 30 miglia verso la vicina Prestwick a causa della mancanza di parcheggio.

Non poteva mancare la nota comica e l’autore non poteva essere altri che il solito Boris Johnson Primo Ministro d’Inghilterra paese organizzatore della conferenza con l’Italia .

Boris Johnson è arrivato baldanzoso da Roma sul suo Airbus A321 con la bandiera del Regno Unito, ma è rimasto bloccato e ha sorvolato Glasgow per più di 20 minuti a causa dei numerosi jet in arrivo.

Ridicolizzato dai tabloid inglesi che lo hanno accusato di ipocrisia si e' reso ancora piu' ridicolo promettendo di fare il viaggio di ritorno in treno.

Dopo la prima settimana i 400 jets sono partiti  permettendo ai delegati  di tutto il mondo di iniziare una  seria discussione nella improbabile speranza che si trovi una soluzione al problema  del crescente riscaldamento del globo che minaccia sempre piu' gli inquilini della terra.

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