Lo scivolone di Trudeau, in vacanza durante National Day per le vittime delle scuole-riformatorio
di Nicola Sparano
Ascoltatemi amici, romani, concittadini…
No, scusate, ho sbagliato attacco, volevo dire...
Leggetemi amici liberali, endippini, conservatori, chi di politica se ne sbatte, e paesani tutti.
Io provo a seppellire l'ultimo passo falso in ordine di tempo di Trudeau, a giustificare una sua assenza ingiustificabile preceduta da una fake news.
“Il male che l’uomo fa vive oltre di lui”, diceva Marco Antonio sul corpo ammazzato di Giulio Cesare e poi aggiungeva:
“Il bene sovente, rimane sepolto con le sue ossa… e sia così” come e' stato per tutti i bimbi indigeni uccisi complice lo stato e abbandonati nel ventre dei boschi in buche senza croci.
Il nobile Bruto, cioe' i suoi consiglieri, vi hanno detto che Cesare, pardon, Justin, era stanco, stressato ed aveva bisogno di rilassarsi con la famiglia.
Giusto perche' era uscito con le ossa rotte da una elezione, inutile e costosa assai, che aveva imposto per cercare la luna nel pozzo, ossia la maggioranza parlamentare.
Era stanco e stressato, il figlio di Pierre.
Ma non per andare a Caalgary ad accogliere con baci e abbracci i due Mike dopo il “quid pro quo” con i cinesi per rimediare all'autogol fatto per ordine della Casa Bianca.
Per una foto sui giornali , stanchezza o non stanchezza vale la pena fare 3000 km per accogliere ed onorare i due cristiani, usciti un po' dimagriti ma vivi e vegeti, Justin si e' fatto passare la stanchezza ed e' andato ad omaggiare coloro che hanno perso, per colpa sua, due anni della loro vita.
Esaudito questo lodevole impegno di capo di stato, l'illustre numero Uno del Paese e' tornato a sentirsi particolarmente teso e spossato, fisicamente e psicologicamente.
Per recuperare dal sovraffaticamento e superlavoro, ha deciso di andare in vacanza proprio il giorno dedicato alle vittime del genocidio durato cent'anni perpetrato da organizzazioni religiose, cattoliche e non, che per tanti decenni hanno agito da braccio armato del governo centrale di Ottawa e di quelli provinciali.
Per i politici andare in vacanza di questi tempi e' un boomerang perche' loro partono mentre agli altri dicono di restare, comportandosi in osservanza della massima “fate come dico e non fate come faccio”.
Durante il Covid diversi politici tagliarono la corda, quatti quatti, verso il sole, durante le feste natalizie. Il Premier dell'Alberta, Jason Kenney, scomparve per alcune settimane nel bel mezzo della quarta ondata Covid lasciando i suoi elettori ad arrangiarsi.
Il primo passo falso di Trudeau lo commise da fresco Pm, nel dicembre del 2017 fu ospite dell'Aga Khan su un'isola privata.
Quella volta infranse codice etica che vieta di avere rapporti che possono creare conflitti di interesse.L’Aga Khan ha notoriamente cospicui investimenti in Canada.
Stavolta ha fatto peggio, ha infranto non solo il codice ma peggio ancora il buonsenso alla base della legge morale comune.
Prima hanno divulgato una...fake news, una bugia bella e buona: Il Primo Ministro giovedi' 30 settembre sara' ad Ottawa, con la sua famiglia.
Giovedi 30 settembre, per chi fosse distratto, e' stato il primo National Day for Truth and Recociliation, istituito proprio dal Governo di Trudeau.
National Day, significa Giornata Nazionale, la Nazione, nel nostro caso, e' il Canada. Il Canada in questo momento e' Justin Trudeau. Doveva esseci lui in almeno una funzione ufficiale. Invece nella mattinata era in volo per la British Columbia, nel pomeriggio e' giunto sulla spiaggia di Tofino, un paesotto turistico non lontano da una scuola-riformatorio dove hanno trovato i resti senza nome di 250 piccole vittime.
Per due volte lo hanno inutilmente invitato alla cerimonia di commemorazione, la scusa infantile del no-show: problemi di organizzazione.
Sfida il buonsenso il comportamento di Trudeau .Non e' dato spiegare perche' effettivamente il capo di questo grande Paese con un terribile passato abbia deciso di non presenziare ad una cerimonia ufficiale.
Sarebbe perdonato chi sospettasse che sia sia voluta sminuire l'importanza della Giornata Nazionale, il simbolo di una antica ferita che non si rimarginera' per chissa' quanti anni ancora nonostante la Corte Suprema del Canada abbia stabilito che i bambini sopravvissuti alle scuole-riformatorio abbiano diritto ad un massimo di 40.000 dollari.
Il governo di Trudeau aveva appellato la decisione del risarcimento del Human Rights Tribunal nonostante il PM, incalzato durante un dibattito televisivo dal leader endippino, Jagmeet Singh, contro l’evidenza avesse negato in diretta l’azione legale con l’intento negare di ricompensare le giovani vittime.
Degli scivoloni del figlio di Pierre questo di andare in spiaggia (dove peraltro fa freddino, la temperatura in questi giogi si aggira sui 13 gradi) invece di rappresentare il Canada in una importante funzione ufficiale, potrebbe avere conseguenze parecchio gravi anche se da qui alle prossime elezioni mancano almeno tre anni. Una cosa e' comunque certa: la reputazione di Justin Trudeau, come uomo politico ed essere umano, oggi come oggi, e' ai mimini termini.