Michele Gioia: il Giovinco degli anni 90, bomber di Jets, Italia e Lynx

Due settembre 1996, Michele Gioia e Diego Maradona compagni di squadra nella Toronto Italia

Due settembre 1996, Michele Gioia e Diego Maradona compagni di squadra nella Toronto Italia

Michele Gioia e il presidente Pasquale Ficcola

Michele Gioia e il presidente Pasquale Ficcola

TORONTO – Classe da vendere, velocissimo e con il gol facile. No, non stiamo parlando di Seba Giovinco ma di un altro accaccante italiano di nascita e di formazione calcistica che negli Anni 90 regalo' agli sportivi di Toronto calcio sopraffino e gol memorabili.

Michele Gioia, classe 1971, nato a Pisticci, cresciuto nel vivaio del Milan insieme a Demetrio Albertini, fu il bomber di Toronto Jets, Toronto Italia, Toronto Lynx e Montreal Impact.

A Toronto fu ingaggiato dal mitico don Pasquale Fioccola che voleva far volare i suoi Jets a velocita' supersonica. Era il 1994, Gioia era un giovane di 23 anni, talentuoso, piedi eccellenti, fiuto del gol, tiro preciso e grande voglia di conquistare...l'America.

Peccato, negli Anni 90 il calcio-soccer, dopo la scomparsa della Nasl, non riusciva a decollare nonostante ripetuti tentativi di mettere in campo nuove leghe che vivevano poco e scomparivano presto.

Ci fosse stato un campionato piu' importante qualitivamente e quantitivamente, come la vecchia Nasl, oppure l'attuale Mls, Gioia avrebbe certamente avuto un palcoscenico di maggior prestigio sul quale sciorinare le doti di goleador.

L'unico campionato che andava forte di quei tempi era la National Soccer League nella quale militava il Toronto Jets di Pasquale Fioccola.

Il club, dopo aver spopolato nelle serie minori, tentava il grande salto e don Pasquale mise mano alla tasca per dare al suo allenatore storico, Adamo Pagliaroli, uno squadrone con il quale sfidare la Toronto Italia di Rocco Lo Franco.

“Avevo 23 anni e la voglia di spaccare il mondo. Alla fine della stagione 1993 il mio procuratore mi disse che c'era la possibilita' di andare in Canada dove la stagione era corta, 5 mesi, e si giocava d'estate quando il calcio italiano era fermo. Io accettai la scommessa e mi ritrovai a Toronto nella squadra del presidente Fioccola che mi ha sempre trattato come un figlio ma che forse avrebbe dovuto darmi un bonus per i gol segnati ed il campionato vinto”.

Gioia ha anche giocato con Diego Armando Maradona. Era il due settembre del 1996. Fioccola, che aveva assorbito la Toronto Italia, convinse, con un poderoso ingaggio – si parlo' di 20.000 dollari, ma la cifra e' ufficiosa – il piu' famoso dei Maradona a disputare un'amichevole con il fratello Lalo. Diego, che due anni prima era stato messo in croce nel mondiale Usa, accetto' dicendo che sarebbe stata la sua ultima partita, poi avrebbe appeso le scarpe al chiodo.

“Negli spogliatoi noi eravamo emozionati – racconta Gioia – ed anche un tantino intimiditi. Diego ci mise a suo agio, dicendo che eravamo tutti sullo stesso piano e che questa partita, anche se amichevole, dovevamo vincerla perche' lui quando scendeva in campo puntava soltanto alla vittoria”.

Maradona, per inciso, quella partita la decise personalmente segnando la rete del 2-1 direttamente dalla bandiernia del corner.

L'anno migliore di Gioia fu il 1997 quando con la maglia azurra dell'Italia vinse il titolo di capocannoniere mitragliando 50 gol nelle reti avversarie, e fu premiato come miglior giocatore del campionato (Mvp). Quell'anno, la prima della nuova gestione Fioccola, l'Italia vinse il campionato dopo un serrato duello con il St. Catherines.

“Che gol ricordo particolarmente? Ero nei Jets e c'era il derby con l'Italia e segnai con un grande statto di testa superano il mio marcatore, Franco Spadafina. Un'altra rete speciale fu mentre ero con il Lynx di Pinizzotto: contro il Long Island interrupi una loro trama a centrocampo e con quattro difensore alle calcagna entrai in area ed infilai con uno squisito pallonetto”.

Dopo una breve parentesi nel Montreal Impact di Joey Saputo (attuale presidente del Bologna), Michele Gioia torno' in Italia e con il Materasassi vinse il campionato di eccellenza.

Oggi il bomber di Fioccola vive a Marconia (Matera). Recentemente ha ottenuto il patentino Uefa B.

“Sono abililitato – spiega Gioia - ad allenare le squadre giovanili fino alla Serie C. Al momento sono in contatto cond due.tre culb, ma un giorno sarei felicissimo di poter diventare allenatore di una squadra di Toronto, una citta' magnifica dove ho lasciato tanti amici”.

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