Ucraina: la crisi peggiora, Russia e America ai ferri corti

Putin e Biden impegnati in un braccio di ferro che ha in palio l’Ucraina

La follia della guerra che non conviene a nessuno, specialmente all’Europa

di Odoardo Di Santo

Mercoledi 16 Febbraio doveva iniziare l’invasione Russa dell’Ucraina e dare inizio alle ostilita' con l’America e gli alleati con consequenze difficili da prevedere ma sicuramente catstrofiche.

Il presidente americano  Biden ha suonato l’allarme con toni sempre piu' ringhiosi minacciando ferro e fuoco se Putin si  permettera' di invadere l’Ucraina  con i suoi 100 mila militari che stanno facendo   le manovre   vicino ai confini dell’Ucraina.

Ha minacciato sanzioni  anzi sanzioni tremende ma allo stesso tempo ha detto che non inviera' militari.

Qualche malpensante non si sara' stupito osservando  come la storia si ripete .

Se la Russia invade l”Ucraina ci saranno morti e distruzioni.

Ma chi paghera' saranno gli Ucraini. L’America e' lontana.

Fino ad oggi l’invasione non c’e' stata e i benpensanti  sperano che non ci sia e che le questioni pendenti si risolvano con il buon senso o come si dice in gergo con la diplomazia.

La situazione attuale e' complessa e suggerisce l’utilita' di riflettere  sul contesto geopolitico   in cui la crisi e' nata  e sul suo sviluppo fino ad oggi.

L’Ucraina e' il secondo paese europeo per estensione, dopo la Russia, con 40 milioni di abitanti.

E' il paese piu' povero d’Europa.

E' formato da gruppi etnici  diversi come mostra la mappa .

 Il grosso del paese e' occupato dall’etnia Ucraina.

La parte occidentale    e' occupata da cittadini di  di nazionalita' Polacca, Romena, Bulgara  e, in minor parte parte  slovacca. Nell’ovest quindi ci sono pacchetti linguistici ungheresi,bulgari e nei carpazi rusyn, una lingua slavica parlata nei Carpazi 

Oltra al gruppo etnico ucraino, il Russo e' l’altro maggior gruppo etnico prevalente nel sud-est, come pure in Crimea.

Per tre secoli l’Ucraina e' stata parte dell’Impero russo e dell’Unione Sovietica fino alla caduta del muro di Berlino nel 1991.

La storia degli ultimi trenta anni e' stata ed e' travagliata .

Dopo la caduta del muro di Berlino, l’America e gli alleati, approfittando della debolezza della Russia  estesero la Nato ai paesi baltici, alla Polonia, all’Ungheria ed a gli altri paesi limitrofi alla Russia.

Ottenuta  l’indipendenza l’Ucraina si dichiaro'  neutrale con alleanza militare  con la Russia e  limitata collaborazione con la NATO .

Nel 1994 stipulo' un accordo di associazione con l’Unione Europea.

Dopo essere stato eletto Presidente il filo russo Viktor Yanukovych nel 2013 rifiuto' di firmare l’accordo con la UE, dando inizio ad anni  turbolenti .

La rivolta popolare segno' la fine di Yanukovych cui segui  nel 2014 l’annessione della Crimea da parte della Russia e l’inizio della guerra civile nella zona orientale di Donbass largamente di lingua e cultura russa.

L’America ed gli alleati risposero  subito con le sanzioni alla Russia.

Il 5 settembre 2014 dal Gruppo di Contatto Trilaterale sull'Ucraina, composto dai rappresentanti di Ucraina, Russia, Repubblica Popolare di Doneck (DNR), e Repubblica Popolare di Lugansk (LNR) fu firmato il Protocollo di Minsk che sanciva un accordo per porre fine alla guerra dell'Ucraina orientale,  

Fu firmato dopo estesi colloqui a Minsk, la capitale della Bielorussia, sotto l'egida della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Succeduto a diversi tentativi precedenti di cessare i combattimenti nella regione di Donbass (Ucraina orientale), prevedeva un cessate il fuoco immediato, lo scambio dei prigionieri e l'impegno, da parte dell'Ucraina, di garantire maggiori poteri alle regioni di Doneck e Lugansk.

Tuttavia  l'accordo non è stato rispettato ed ha portato all’impasse presente.

Da una parte L’America vuole impedire all’Ucraina di cadere nella  zona di influenza russa, data la natura autoritaria di Putin.

Dall’altra la Russia si sente circondata dai paesi dell’ex Unione Sovietica   divenuti membri della Nato e quando si dice Nato si intende  America.

Infine c’e' l'Europa che  dipende dal gas russo  ed e' ambivalente ad ammettere l’Ucraina nella Nato e si sta attivando  per cercare una soluzione pacifica, in una girandola di incontri con Putin , Biden ed  associati che sono i protagonisti e responsabili in grado di risolvere la crisi..

Nel frattempo per ora trionfa la guerra delle parole con dichiarazioni virulente ,con battage propagandistico da armageddon.

Non c’e' giorno che Biden non dica che ha informazioni che l’invasione e' imminente mentre Putin riafferma che non ha intenzione di occupare l’Ucraina. 

 Il Segretatio di Stato Americano Anthony Blinken ha sentito l’obbigo di andare al Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite a perorare la causa suscitando piu' di qualche  ilarita' . Gli e' stato  ricordato l’altro segretario di stato americano  Colin Powelll che di fronte al consiglio di sicurezza nel 2003 invento' di sana pianta false  prove che l’Iraq possedeva  armi di distruzione di massa per giusitificare la guerra   che  produsse centinaia di migliaia di morti.

  La Russia  e' opposta ad ammettere l’Ucraina nella Nato .

I paesi occidentali   hanno un attegiamento ambiguo.

C’e' chi vorrebbe che l’Ucraina diventi membro della Nato e chi propone di rendere l’Ucraina neutrale  come fecero le potenze vincitrici della guerra  con l'Austria dichiarata paese perennemente neutrale.  

Biden  e altri leaders occidentali   sostengono costantemente  che  Kiev non e' un candidato credibile a causa della corruzione sistemica  del paese.

In tutto questo marasma di incessante propaganda allamistica, i rapporti   dei giornalisti indicano che gli ucraini non vogliono la guerra come ha dichiarato anche  piu' volte il Presidente-attore Zelenskyy.

Ucraini, Russi e varie etnie vogliono vivere in pace.

Come finira' e' difficile dire.

La Russia ha schierato  centinaia di migliaia di truppe vicino all’Ucraina.

L'America ha inviato truppe in vari paesi confinanti con la Russia. L'Europa sta nel mezzo  cercando di aiutare a risolvere la crisi evitando la guerra che sarebbe disatrosa per la UE.

Oltre i toni bellicosi della propaganda americana e le sprezzanti risposte di Putin cominciano ad emergere  opinioni  piu' conciliatorie, nel senso di considerare alcune richieste di Putin che non sono ritenute del tutto inaccettabili.

 Tutto sta  a vedere se  convinceranno i protagonisti a pi' saggi  consigli o se prevarranno i fautori della guerra che le tensioni crescenti  fanno temere.

Non resta che sperare.

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