Draghi e il governo n. 69 nella palude del momento
di Odoardo di Santo
“Habemus papam” e' l’ annuncio dato in vaticano quando viene eletto il nuovo papa.
La crisi di governo italiana creata da Matteo Renzi che nessuno ha capito ha dato i suoi frutti e ha prodotto il nuovo Primo Ministro, in pectore per ora, Mario Draghi,
Renzi impegnato nell’opera di sabotaggio di Conte mentre faceva finta di collaborare ha promosso dall’inizio l’ex governatore della Banca Europea Mario Draghi ed “un governo isituzionale” .
I tre quotidiani italiani La Repubblica, La Stampa di proprieta' della Famiglia Agnelli (Fiat-Chrysler) ed il Corriere della Sera, sensibili ai poteri forti, hanno plaudito.
Fallita la missione esplorativa del Presidente della Camera Roberto Fico per l’ostruzionismo di Renzi , il Presidente Mattarella ha annunciato la chiamata di Mario Draghi che formera' “un governo di alto profilo istituzionale” .
Cosi' e' caduto il 68mo governo della repubblica .
Negli USA ce ne sono stati solo 46 dal 1775.
“L’ora di Draghi” e’ l'annuncio del direttore de La repubblica Maurizio Molinari che domenica inneggiava a Mario Draghi come salvatore d’Italia con “afflato europeo”.
La borsa di Milano e’ scattata con un aumento del 2%. Enorme.
Si ripete cosi il vecchio film del Novembre 2011 quando il Presidente della Repubblica chiamo' Mario Monti per salvare l’Italia dalla crisi del crollo dei bonds italiani.
Mario Draghi e' il quarto Presidente del Consiglio “tecnico” dalla seconda repubblica ad iniziare da Carlo Azelio Ciamp ex governatore della Banca d’Italia, a Lamberto Dini dopo la caduto di Berlusconi 1 e Mario Monti .
Dopo Conte, Draghi si aggiunge alla lista di Presidenti del Consiglio non eletti dal Popolo, da tutti celebrato come fondamento della repubblica..
Draghi ha dichiarato all’uscita del Quirinale che cerchera’ unita' ed il sostegno dei partiti che “sono espressione della volonta' popolare”.
Stesse dichiarazioni di Mario Monti, a sua volta definito Super Mario e degli altri precursori “tecnici”.
Super Mario Monti portava un pedigree' corposo, tra cui una esperienza con la Goldman Sachs,una delle famigerate banche americane che causarono la crisi del 2008 e membro del Bilderberg Group, un gruppo segreto delle elite che vegliano sulle sorte del mondo e quindi sulle nostre.
Super Mario Monti propose un ambizioso programma per salvare l’Italia.
Dopo i primi osanna si logoro' e fini col formare un partito Scelta Civica che ottenne l’8% di voti e si e' lentamente dissolto come neve al sole.
Di super Mario Draghi non sappiamo ancora cosa ci riserva per salvare l’Italia.
Il suo pedigree e' anche piu' impressivo del primo Super Mario 1 .
E’ stato governatore della Banca d’Italia e governatore della banca europea con successo universalmente riconosciuto.
Ha un curricullum universitario di tutto rispetto .
Ha diverse similarita' con il primo Super Mario.
Anche lui ha lavorato per la banca Goldman Sachs, dettaglio per ora lasciato nel vago.
Per cercare di farci capire dove intende condurci dobbiamo aspettare. Vedremo.
Dalle cronache recenti sappiamo che senza partito e con un governo giallo-verde, c ioe' 5 stelle e La Lega antieuropea di Matteo Salvini, Conte bis aveva riportato l'Italia nel campo europeista, era riuscito a gestire efficacemente la crisi della pandemia, ma è entrato in affanno, dopo l'approvazione del Recovery Fund dell'Unione Europea “per un problema di governance ed esecuzione” – dicono in gergo.
In lingua parlata significa che duecentonove miliardi di Euro era una torta troppo grossa per essere lasciata in mano al presidente uscito dal nulla.
Meglio nella mani di coloro che sanno come usarli i quali ora ci vogliono convincere che “e' necessaria una maggioranza parlamentare larga e coesa.
Mario Draghi e' stato un eccellente banchiere uno dei massimi secondo gli esperti.
Entrare nel campo minato della politica italiana e' un’altra cosa.
Per non parlare delle sue aspettative di unita' e sostegno dai parlamentari rappresentenanti della volonta' popolare. Come Renzi.
Credo che qualcuno gli ricordera’ le parole famose di Giulio Cesare in quelle fatidiche Idi di Marzo : “Tu quoque Brutus, mi filii” (Anche tu, Bruto, figlio mio).