Il Canada vota pensando a Trump
di Odoardo Di Santo
Il sistema elettorale canadese non e’ stato mai cambiato da tempo immemorabile e con lo stesso sistema uninominale si votera’ il 28 aprile per eleggere la Camera dei Deputati.
Il partito che riceve piu’ voti prende piu’ seggi ed in molti casi la maggioranza dei seggi e tutto il potere.
Alle scorse elezioni del 28 febbraio 2025,in Ontario Doug Ford ha vinto il 65% di tutti i seggi: 80 su 124 con il 43% dei voti.
Ma hanno votato il 44% degli elettori aventi diritto, la percentuale piu’ bassa che denota il disincanto e la crescente disaffezione dei cittadini.
Quind Ford ha vinto il 65% di seggi con circa il 19% del voto degli elettori .
Il sistema penalizza la maggioranza degli elettori negando il principio basilare della democrazia che vuole che ogni elettori vale un voto.
Nel 2015 Justin Trudeau riconoscendo l’iniquita’ del sistema, appena eletto promise : “Queste saranno le ultime elezioni con questo sistema”.
Fu una promessa di marinaio perche’ una volta vinta la maggioranza dei seggi di cambiare il sistrema elettorale non si parlo’ piu’.
Di fronte al tsumani scatenato dalle minacce di Trump ed i dazi imposti a tutti i paesi amici e nemici specialmente pesanti per il Canada i liberali si sono affrettati a incoronare Marc Carney il leader acquisito frettolosamente lo scorso gennaio come l’uomo della Povvidenza, come si diceva una volta.
Sara’ lui che affrontera’ Trump a spada tratta e pertanto necessita della maggioranza dei seggi in Parlamento per poter parlare con autorita’.
Si tratta naturalmente di una trovata tartufesca self serving che pero’ spesso funziona specialmente ora che i canadesi sono terrorizzati dall’ imprevedibile e mutevole umore di Trump e temono per il loro futuro e per le sorti del Canada.
La tattica ha funzionato con Doug Ford che alle elezioni frettolosamente e prematuramente indette per il 28 febbraio scorso si e’ presentato come il capitano che avrebbe guidato la crociata per difendere il Canada anche se non ha il ruolo istituzionale perche’ rappresenta una provincia e non tutto il Canada.
Ora i liberali vogliono la maggioranza per combattere o al meglio per trattare con Trump da soli per dimostrare la forza del Canada.
Il Torotno Star, lo scorso weekend ha pubblicato un editoriale intitolato “Perche’ abbiamo bisogno di un governo di maggioranza” .
In Europa dove si vola con vari sistemi proporzionali ogni partito elegge un numero di deputati proporzionale ai voti ricevuti.
L’Italia , la Germania, la Spagna, la Francia e decine di altri paesi a meno che eccezionalmente un partito vinca la maggioranza assoluta di voti , cosa rarissima, formano governi di coalizione.
Non per questo dimostrano debolezza trattando con Trump.
Anzi il mercuriale Presidente con l’Europa ci va con i piedi di piombo, al contrario del Canada.
L’Unione Europea fa fronte comune perche’ i cittadini hanno lo stesso interesse a difendere gli interessi comuni.
La crisi creata da Trump ed il sistema elettorale sono due fattori che hanno limitato di discutere i problemi che affliggono il Canada e che sono problemi veri e seri.
Durante la campagna elettorale abbiamo assistito ad una sventagliata di promesse dei partiti che andrebbero vagliate attentamente.
Vedremo in dettaglio che cosa ci viene offerto per cercare di orientarci ed espriemere un voto utile ed informato.
(Continua)