Il gasdotto della discordia, Carney antepone il business all’ambiente

(L’intesa con l’Alberta raggiunta in tutta segretezza. Dura reazione della Columbia Britannica e dei leader indigeni)

Danielle Smith e Mark Garney mentre firmano l’intesta sul gasdotto

di Odoardo Di Santo

Mark Carney Primo Ministro Canadese e Danielle Smith Premier dell’Alberta hanno firmato a Calgary un Memorandum d’intesa (MOU)  in stile trumpiano, mostrandolo al pubblico giulivi e contenti.

L’intesa che è  generica, va chiarita e, secondo il Globe and Mail non è realizzabile perché “Ottawa rischia miliardi in investimenti per un gasdotto verso il nulla ( Ottawa risks billions in investment to nowhere”).

La costruzione di un nuovo controverso gasdotto verso la Colombia Britannica (BC) è il maggior oggetto di contesa dell’accordo, anche se dietro l’annuncio c’è una storia più complessa di diniego delle politiche di protezione dell’ambiente, dell’opposizione della provincia BC ignorata e dei diritti degli indigeni messi a rischio.

L’annuncio ha scatenato immediate dure reazioni, tra cui  le spettacolari dimissioni del popolare Ministro dell’Ambiente Steven Guilbeault, la dura reazione del Premier della Colombia Britannica David Eby e dei leader indigeni che incredibilmente non sono stati consultati.

Secondo il protocollo d’intesa gli indigeni dovranno vivere con le conseguenze delle decisioni prese segretamente dal governo di Ottawa e dell’Alberta.

Sono conseguenze che i nativi ritengono esistenziali tra cui la co-proprietà indigena del Gasdotto e l’eliminazione del blocco del divieto della navigazione delle petroliere sulla costa occidentale della BC (Colombia Britannica) che hanno impatto negativo sulle loro terre ed acque.

 L’accordo prevede anche l’abolizione della “Clean energy electricity regulation” che, per i non addetti ai lavori, è il regolamento approvato dal governo di Trudeau dal 2021 per favorire la produzione dell’energia elettrica pulita dal 2035.

Il regolamento impone la riduzione a zero delle emissioni di biossido di carbonio da parte di centrali che producono elettricità da idrocarburi che secondo quando scrisse Carney nel 2022 nel libro: “Value(s)” contribuiscono dal 15la 40% dell’inquinamento.

L’Alberta in cambio si è detta d’accordo ad aumentare il prezzo del carbonio senza specificare quando.

Dal 2035 Il MOU, con un tratto di penna ha spostato il netto-zero emissioni al 2050.

Il governo Federale eliminerà anche il tetto alle esistenti emissioni del gas serra e del petrolio permesse rendendo tuti liberi i produttori.

Non è tutto perché se il gasdotto viene costruito Ottawa eliminerà il bando alle navi petroliere sulla costa della BC per permettere maggiori quantità di bitume di essere trasportato in Asia.

Ed ancora l’accordo prevede la costruzione del Pathway Project che, se costruito, come previsto, fra quindici anni nel 2040, dovrebbe avere lo scopo catturare biossido di carbonio per ridurre le emissioni di carbonio da nascondere nel sottosuolo.

Secondo Carney l’accordo è lo strumento o la struttura quadro per creare una economia più competitiva, indipendente e sostenibile in Alberta e in Canada, ignorando i danni creati dal riscaldamento del globo che vediamo tutti i giorni con incendi alluvioni e disastri che erano stati da lui deprecati nel libro Value(s) del 2022 quando vestiva il cappello di ambientalista.

 Carney e Smith dopo l’annuncio hanno presenziato ad eventi separati per annunciare la buona novella di fronte a centinaia di entusiasti uomini d’affari che li hanno applaudito con una standing ovation perché qui si parla di grossi capitali e profitti che andranno al settore petrolifero .

Il Toronto Star ha titolato: “Oil, gas producers applaud Carney’s energy initiatives”( I produttori di petroli e gas hanno applaudito le iniziative del settore energetico di Carney).

Carney si è presentato in abito strettamente blu, trattandosi di affari. 

Non si sono viste le tute dei lavoratori che facevano cornice ai suoi comizi quando decise di rimpiazzare il Primo ministro Trudeau costretto alle dimissioni.

Carney allora vestiva   con genuino orgoglio o così voleva farci credere, le uniformi sindacali dei lavoratori per i quali giurava di voler battersi contro i dazi imposti da Trump. Ma i dazi di Trump restano anzi sono aumentati sull’acciaio e l’alluminio.

Carney in vena di generosità ha anche detto che la Colombia Britannica (BC), bontà sua, in futuro sarà al tavolo per la costruzione del gasdotto.

Ma David Eby Premier della BC che ha in cantiere il progetto di liquefazione del gas ha protestato dichiarando che il progetto è un errore perché: “Non c’è un proponente, non c ‘e’ un percorso, ne’ fondi e nessuno appoggio degli indigeni delle First Nations”.

La Provincia BC doveva essere al tavolo delle trattative segrete con l’Alberta prima di essere messi di fronte al fatto compiuto.

Il progetto, a suo parere, è una minaccia esistenziale per le popolazioni indigene della BC che vivono sulla costa e succhierà le limitate risorse disponibili.

   Eliminando il veto di far attraversare la costa del Pacifico da grosse petroliere può creare una catastrofe di enormi proporzioni e provocare un disastro ecologico ,in caso di perdite di petrolio. Senza contare i danni all’economia della regione che ammonta a 1,7 miliardi di dollari l’anno. Con la potenziale perdita di migliaia di posti di lavoro.  

 Gli indigeni da secoli vivono pescando salmoni, una delle maggiori risorse economiche della zona.

 Che il progetto sia controverso è dimostrato non solo dalle dimissioni del ministro dell’ambiente Steven Guilbeault ,ma anche dal mancato appoggio delle First Nations della costa del pacifico che hanno dichiarato di essere decise a combattere contro il progetto davanti ai tribunali.

La presidente della Costal First Nations ha dichiarato: “Noi abbiamo zero interesse alla co-proprieta’, ai benefici economici di un progetto che ha il potenziale di distruggere il nostro stile di vita e tutto ciò che abbiamo costruito sulla costa”.

 L’intesa con l’Alberta segna l’ulteriore dimostrazione   della svolta a destra del Primo ministro Carney, il rinnegamento delle sue posizioni passate come alfiere e difensore dell’ambiente. Ed e’ il definitivo voltafaccia agli elettori progressisti che alle scorse elezioni gli avevano dato la fiducia, credendo alle sue ripetute dichiarazioni di voler combattere contro i dazi imposti da Trump in difesa dei lavoratori   e la sovranità del Canada.

Molti lo hanno accusato di tradimento.

Nel 2022 Carney scrisse il libro Vaue(s).

Era allora inviato speciale della Nazioni Unite per il progetto “Azione sul clima ed anche consulente finanziario dell’Inghilterra per COP26 (la conferenza delle Nazioni Unite sul clima del 20121 che si tenne Glasgow) ”.

Si fece una reputazione di sostenitore ambientalista. Descrisse i problemi creati dalla produzione di energia con i rischi di alluvioni conflitti, malattie ed epidemie.

Era d’accordo che le riserve di carburante ed i gas serra dovevano restare sottoterra.

Scrive nel libro che, quando ad una conferenza parlò ad una platea di uomini d’affari di sequestrare gli idrocarburi sottoterra e del pericolo dei gas serra che persistono per cento la reazione fu fredda e negativa.                                                        

Ma  questa è storia vecchia. Il Toronto Star di oggi in un titolo a piena pagina scrive : “Carney la perso la coscienza verde”(Carney just lost his green conscience).

Questo provvedimento avrà ripercussioni sul futuro del Canada come pure del mondo.

E non è detto che tutto filerà liscio per Carney.

Le decisioni prese come quando era governatore della Banca del Canada o dell’Inghilterra senza consultare i maggiori interessati non funzione nel sistema democratico.

I deputati liberali cominciano a mostrare mal di pancia al pari di settori del pubblico che ora comincia a esaminare le implicazioni dell’accordo che aveva preso tutti di sorpresa.

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