Toronto cade sul “campetto” di New York

Nonostante le prodezze di Luka Gavran (nella foto) il Toronto ha perso l’imbattibilita’ a New York

di Nicola Sparano

Prima sconfitta e prime due reti incassate. Insigne, sceso in campo con la fascia di capitano, e compagni hanno ceduto per 2-1 sul “campetto” del New York City, che misura 100 metri di lunghezza, 64 di larghezza meno  del minimo standard della Fifa. Ai lati   ci sarebbero stati i metri necessari (almeno 5) per allargarlo ma per farlo si sarebbe dovuto includere nel terreno di gioco il monte di lancio del baseball. Una volta sui campi americani si includeva, ora non piu’, anche a costo di giocare sui campetti tipo quello dove Toronto ha perso l’imbattibilita’.

Intendiamoci, il campo piu’ piccolo rispetto al normale, non ha determinato il risultato. Il Toronto, dopo essere passato in vantaggio al 7’ con una rete in contropiede di Marshall-Rutty,  e’ stato in balia degli avversari sino al 68’ quando si e’ trovato con un uomo in meno per l’espulsione di un certo Park. Per i seguenti 33 minuti (ci sono stati ben 11 minuti di recupero) Insigne e compagni hanno attaccato creando pero’ una sola occasione da gol, vanificata da Akinola. Senza Osorio, infortunato, il canetrocampo di Herdman ha pensato solo a progerre (male) la difesa senza formire gli attaccanti di palle giocabili. Insigne, poco servito, si e’ visto a malapena, idem dicasi di Bernardeschi.

Il Toronto era passato in vantaggio al 7’ quando Coello ha liberato l’area con un calcio che ha ragginto l’area avversaria dove il ragazzotto doal dopppio cognome ha beffato i due centrali insaccando a porta vuota.

Da quel momento in poi la porta del Toronto e’ stta messa sotto assedio e il portiere di Hamilton, Lukas Gravan ha salvato a ripetizione al sua porta fino al 44’ quando Rodriguez ha pennellato nel sette una punizione dal limite. Gravan  ha tenuto in partita i Reds sino al 64 quando si e’ dovuto arrendere ad un micidiale colpo di testa di O’Toole.

Per i restanti minuti, in 11 contri 10, si e’ sperato, invano, che Insigne si calasse di nuovo nei panni del Magnifico e salvasse almeno il pari.

 

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