Trump prima bombarda poi minaccia l’Iran

Uno murale  che rappresenta le varie categorie della societa’ iraniana  esposto

su un palazzo di Tehran con il messaggio in Farsi: “Siamo tutti sodati dell’Iran  22,Giugno 2025”. 

 di Odoardo Di Santo

 

Domenica mattina gli americani hanno bombardato tre siti  nucleari iraniani  con gli aerei B52 che hanno sganciato  le bombe bunker buster ( demolitori di fortificazioni in profondita’) di 13 500 tonnellate per distruggere i centri di ricerca nascosti sotto le montagne.
I  B 52 sono hanno attaccato in compagnia di 125 jet da combattimento americani, da sottomarini e navi da guerra.
Il presidente Trump  parlando all’America dalla White House ha dichiarato che  i siti nucleari chiave sono stati ”completamente e pienamente obliterati”.
Ha anche minacciosamente avvertito Theran  che  l’Iran  “ deve scegliere  tra pace e tragedia”.
Per gli ignari sembrerebbe che sia stato l’Iran a iniziare a bombardare e non Israele e l”America.
Per danneggiare e possibilmente per distruggere i siti  di arricchimento dell’uranio, l’attacco americano ha avuto luogo dopo una settimana di bombardamenti  Israeliani sull’Iran con lo scopo di distruggere le capacita’ difensiva aerea e la capacita’ missilistica  iraniana.
Trump ha  giustificato l’inizio della guerra con il fatto che nel 1979 i Mullah avevano sequestrato i dipendenti dell’Ambasciata americana ( tutti onesti impiegati, nessuna spia) e che nei decenni passati  centinaia di  americani (non altrimenti qualificati) erano stati vittime dell’Iran.
Trump non schivo da roboanti fanfaronate ha dichiarato ieri notte : ”Questo e’ un momento storico  per gli Stati Uniti, Israele ed il Mondo ( quindi anche noi senza averci interpellato) .L’Iran ora deve essere d’accordo a finire questa guerra ”.
E’  difficile dire come finira’.
Solo lui lo sa, beato lui.  Anche se il suo passato non lo rende credibile.
Dopo la rielezione  lo scorso novembre , con la solita sicumera dichiaro’ che con una telefonata avrebbe posto fine  alla guerra in Ucraina. Sono ancora li’ a massacrarsi e Trump ora passa ad altre eroiche vicende.
I corifei  asserviti al potente del momento di Whashington si affrettano a dire che ormai l’Iran e’ indebolito perche’ Israele ha decimato Hamas, gli Hezbollah , Assad in Siria e quindi concludono frettolosamente  che deve arrendersi ed accettare il  DICTAT di Trump.
Il quale da parte sua che ha minacciato che proseguira’ a bombardare l’Iran se avranno l’ardire di reagire.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyhau  si e’ affrettato a congratularsi con Trump per la decisione di attaccare l’Iran.
Sabato aveva dichiarato che Israele era pronta per una lunga guerra.
L’esercito Israeliano ha  ucciso  450  civili iraniani oltre agli assassini  dei “terroristi” del regime (tutti i nemici di Israele sono terroristi per loro definizione ).
L’esercito Israeliano a Gaza ha fatto  56 152 vittime palestinesi tra cui 5 000 donne e 11 000 bambini che ora stanno affamando bloccando l’accesso dei rifornimenti alimentari internazionali.
Il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei  ha dichiarato  che l’intervento americano sarebbe risultato in un danno irreparabile per  chi attacca.
I leader dell’alleanza occidentale, bistrattati da Trump  hanno concordemente ammesso che l’Iran non deve avere la bomba atomica e per salvare la faccia hanno  sostenuto la necessita’ di ridurre le tensioni del conflitto.
E’ stato detto che la guerra apre il vaso di Pandora  contenitore di tutti i mali dell’umanita’.
Con la guerra si sa dove  inizia  ma non dove finisce perche’ e’ al di la’ del controllo umano.
I guerrafondai che hanno ordinato  di sferrare l’attacco non hanno un piano per il futuro  come Israele non ha un piano di cosa fare con Gaza dopo la fine del conflitto che solo Dio sa quando avverra’.
Finora ci rifilano plateali dichiarazioni di dover mettere fine al programma atomico iraniano o di assassinare i reprobi gerarchi o di cambiare il regime degli ayatollah. Ma dopo?
Si ripete cio’ che era avvenuto in Afganistan, in Libia, in Iraq e in Siria?
I signori della guerra non hanno familiarita’ con gli insegnamenti della Storia che e’ “Maestra vitae”, cioe’ maestra della vita, secondo  lo statista e pensatore romano Marco Tullio Cicerono.
Trump afferma che non vuole inviare soldati  a fare la guerra. Ma se l'Iran reagisce  contrattaccando puo’  il Pentagono  impedire di inviare soldati  a  combattere 90 milioni di Iraniani, che per ora vengono ignorati nei piani degli strateghi da tavolino .
La popolazione iraniana  puo’ anche odiare il regime ma certamente non avra’  desiderio  di essere dominata dall’America o anche peggio da Israele.
Inoltre da e’ non escludere anche che  la guerra contro l’Iran  potrebbe essere interpretata come  guerra contro gli Sciti , che ammontano a 20 milioni nel mondo.

La situazione e’ complessa.
A dispetto delle sbruffonate di Trump notoriamente frutto dei suoi umori piu’  che di informazioni fattuali e di decisioni equilibrate, non e’ chiaro  il danno fatto  dalle bombe bunker buster.
I generali americano dicono che ci vorranno giorni per  aver la certezza di cosa hanno prodotto.
Se ci sara’ una rappresaglia anche se viene minimizzata dai media  acquiescienti occidentali, non e’ possibile ipotizzare quante vittime ci saranno e tra i civili  e i 40 000  Marines americani  stanziati nella zona del medio oriente.
E le navi da guerra , le portaerei saranno bersaglio?
L’arroganza e la sicumera della propria invincibilita’ possono creare allucinazioni e impantanare  gli eserciti in una palude  con conseguenze dolorose come in Vietnam , Afganistan e Iraq.

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