Adamo Pagliaroli, 46 anni in panchina, fu ad un passo dal Rende

Nella foto, Pagliaroli con una collega (Carolina Morace) e tre colleghi, Ivan Markovic, Pitero felicetti e Carlo Del Monte

(Il maestro del tecnico ciociaro fu Ivan Markovic, una sua squadra Under 16 batte’ i ragazzi della Juve. Andra’ sul Muro dei Famosi nella festa degli Azzurri del 26 aprile)

di Nicola Sparano

Fino a 24 anni giocava in difesa, poi per i prossimi 46 anni e’ stato in panchina e oggi si accinge a segnalare i piu’ promettenti  giovani calciatori ai talent scout delle squadre italiane.

Adamo Pagliaroli e’ una leggenda del calcio italocanadese, tecnico di qualita’ e quantita’, che ha carpito i segreti della professione dal mitico Ivan Markovic e che ha sfiorato la  panchina di una squadra calabrese (Rende) allora in serie D.

Il ciociaro di Veroli, in Canada dal 1965, aveva 13 anni quando comincio’ a tirare i primi calci al pallone.

La sua prima squadra fu Cs Italia, allora militante nel settore giovanile della T&D.

Per i seguenti 10 anni ha vestito la maglia di Sidernese, Ternana, Santanofrese, San Fili, Fossacesia e Sun Jet.

Nel 1978 un incidente di gioco segno’ la fine del suo sogno di calciatore.

E fu da allora che inizio’ la sua carriera di allenatore.

Comicio’ dalla gavetta, vice di Tony Ciamarra nella squadra Under 18 del club Toronto Jets presieduto dal mitico  Pasquale Fioccola con il quale Pagliarioli avrebbe stretto una lunga e vincente collaborazione.

Dopo un anno di apprendistato divenne titolare della panchina dei Jets e nella seguente decade, con la collaborazione di Guy Fracassa, fece dei Jets il club giovanile piu’ forte e vincente di Toronto.

Negli anni 80 ebbe l’occasione di coronare il suo sogno: allenare in Italia.

Un dirigente calabrese Eugenio Coscarello lo voleva allenatore del Rende (allora in serie D), e lo fece iscrivere per corrispondenza  al corso allenatori di Coverciano perche’ occorreva avesse il patentino.

Le circostanze della vita, gli obblighi familiari e di lavoro (aveva appena aperto una sua azienda idraulica), lo costrinsero ad una scelta pratica, abbandonare il sogno Italia e restare a Toronto.

Pagliaroli ricorda con affetto e gratitudine il suo quasi presidente rendese, scomparso il 2020, che soleva ricordargli

 : “Una volta in panchina finisce la nostra amicizia, se vinci va bene, se perdi ti caccio senza pensarci due volte”.

Il salto di qualita’ nella carriera di allenatore si verifico’ nel 1990, quando Rocco Lo Franco assunse come tecnico dell’Italia il croato Ivan Markovic che era stato alla guida di squadroni europei, come la Dinamo Zagabria,  il Marsiglia, e che in Canada avrebbe guidato la Toronto Metros Croatia, la Toronto Italia, e l’Hamilton Thunder.

Del suo ex maestro Pagliarioli ricorda: “Markovic e’ stato una allenatore vulcanico, tipo Vujadin Boskov, un maestro che aveva le battute, e volte le mani, facili. Una volta al Centennial mollo’ un sberla ad un suo giocatore dell’Italia che si era permesso di passare la palla all’indietro. Diceva: Se hai la palla a centrocampo e la passi indietro e’ come prendere i soldi dal portafogli e buttarli via. L’ironia e’ che oggi in Serie A si vedono molte giocate in retromarcia. Ivan non dava peso al possesso palla: se loro hanno l’80% di possesso palla e non passano, poi vinciamo noi se sfruttiamo bene  il restante 15%. Ivan era un maniaco degli allenamenti, studiavamo schemi diversi a seconda dei prossimi avversari, sulle palle inattive, punizioni, corner, ci passavamo ore e ore. Prestava attenzione a tutto. Una volta che Rick Titus si presento’ con un paio di scarpe nuove che avevano la linguetta tanto lunga da coprire i lacci, gliele tolse e taglio’ le linguette dicendo: devi giocare piu’ leggero”.

Nel corso della sua lunghissima carriera Adamo Pagliaroli ha poi allenato York Jets, Woodbrige Strikers, York Shooters, e le talentuose squadre del Centro Scuola.

Nel 2002 prese in mano le redini del vivaio Weston Wolves come allenatore capo e direttore tecnico.

Pagliaroli e’ stato il capobranco dei Lupi per 18 anni raccogliendo vittorie e consensi, chiudendo con un “botto” la sua carriera di allenatore:  l’anno scorso, alla guida della Under 17 del Toronto Azzurri, fini’ imbattuto il campionato vincendo poi la Coppa di lega.

Nel corso degli anni Pagliaroli ha portato le sue squadre a giocare piu’ volte in Italia, Calabria, Frosinone, Lazio, Forli’ e perfino in Brasile.

Fu proprio al prestigioso torneo giovanile Under 16 di Forli’ che Pagliaroli con la squadra del Cs Azzurri batte’ per 3-1 i giovani della Juventus.

“Cosidero quella vittoria come l’Oscar della mia carriera anche perche’ alla fine i dirigenti bianconeri si congratularono per il gioco messo in mostra dai miei ragazzi”.

*Nella foto, Pagliaroli con Carolina Morace, ex ct della nazionale canadese femminile, Ivan Markovic, il compianto Peter Felicetti e Carlo del Monte.

***Prossimamente Carmen Principato sindacalista doc, tifoso della Lupa giallorossa.

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