Alce, aquila e giaguaro, tre mascotte per il mondiale 2026
Maple (Canada, alce), Clutch (Usa, aquila), Zayu (Messico, giaguaro) sono le mascote del mondiale 2026
La FIFA, l’organo di governo del calcio mondiale, ha presentato le tre mascotte dei Mondiali di calcio del 2026, che si giocheranno la prossima estate tra Messico, Canada e Stati Uniti. Le mascotte sono tre animali rappresentativi dei paesi ospitanti: l’alce “Maple” per il Canada, l’aquila “Clutch” per gli Stati Uniti e il giaguaro “Zayu” per il Messico. Sarà la prima volta che il Mondiale di calcio verrà giocato in tre paesi diversi e sarà anche la prima edizione con 48 nazionali anziché 32.
Canada, Usa e Messico sono qualificate automaticamente, l’Italia ancora no….
“Israele fuori dal calcio”: Italia, cosa cambierebbe nel girone verso il Mondiale
L'Uefa voterà l'esclusione di Israele dalle competizioni calcistiche europee: è questa la rivelazione lanciata nelle scorse ore dal Times. Una notizia che, se confermata, avrebbe inevitabili ripercussioni nel tragitto ai prossimi Mondiali per l'Italia e in generale per le squadre presenti girone I: d'altronde il cammino alle qualificazioni europee è gestito dall'Uefa. La Nazionale azzurra si trova nello stesso raggruppamento insieme a Moldova, Estonia, Norvegia e proprio Israele: cosa cambierebbe, dunque, in caso di e
Italia, salta la sfida con Israele?
Innanzitutto non si disputerebbe il match fissato tra Italia e Israele il prossimo 14 ottobre in quel di Udine. Sfida per la quale, tra l'altro, si sono già scatenate diverse prolemiche, oltre chiaramente al rischio di ordine di pubblico che potrebbe insorgere. Più in generale l'esclusione porterebbe all'annullamento di tutte le gare disputate sin qui da Israele. Dal punto di vista pratico, dunque, all'Italia non cambierà moltissimo, se non eliminare alla radice il rischio di insidia da parte di Israele al secondo posto oltre, ovviamente, alla mancata disputa del match del prossimo mese di cui sopra. Ma l'eventuale addio di Israele dal girone porterebbe anche ad altre conseguenze.
Cosa cambia in classifica
L'eventualità in questione cambierebbe le cose anche per la Norvegia. Haaland & Co. avevano vinto in Ungheria (campo neutro) 4-2 contro gli israeliani: se Israele abbandonasse il girone, la Norvegia passerebbe da 15 a 12 punti, le reti segnate da 24 a 20 e quelle incassata da 3 a 1. L’Italia, sempre sul neutro ungherese, aveva battuto Israele con il rocambolesco 5-4: l'annullamento della sfida vedrebbe gli azzurri passare da 9 a 6 punti, con 7 reti fatte (da 12) e 3 subite (non più 7). Quindi in termini differenza reti, che potrebbe risultare decisiva per la lotta al primo posto del girone tra Italia e Norvegia, gli scandinavi passerebbero da +21 a +19, mentre gli azzurri da +5 a +4.
Di fatto l’Italia guadagnerebbe un gol nella differenza reti, rimanendo comunque parecchio indietro rispetto alla squadra del ct Solbakken. L'Italia deve ancora affrontare Estonia e Moldova fuori casa ospitando a San Siro la Norvegia per lo scontro diretto. I norvegesi invece, oltre al match con gli azzurri, dovranno solo giocare in casa l'Estonia. Quindi l'esclusione di Israele cambierebbe ben poco nella corsa al primo posto, con Haaland e compagni ancora abbondantemente in vantaggio (specie vista la larga vittoria ottenuta contro l'Italia all'andata).