Carmen Principato il romanista paladino degli operai

  Il noto sindacalista da ragazzo giocava all’ala, voleva diventare postino poi il padre lo costrinse ad emigrare. E’ soprattutto merito suo, e dei sindacati Liuna, se esiste lo Sprot Village degli Azzurri. Sara’ indotto sul Muro dei Famosi nelle cerimonia del 26 aprile.

  

di Nicola Sparano

 

Locri-Roma-Toronto.

Le tre fermate del treno della vita eccezionale di Carmen Pricipato sono queste.

In Calabria c’e’ restato 9 anni, nella capitale d’Italia 12, poi Toronto dove il mancato postino e’ diventato un gigante nel campo sindacale.

I titoli, le cariche di Pricipato sono: business manager della locale 508 (Labourers International Union, North America), vice presidente Liuna OPDC, vice presidente fondo pensioni (Pension Found of Eastern Canada).

Le onorificenze ricevute sono troppe da elencarle tutte, la piu’ prestigiosa e’ la medaglia commemorativa per il 125mo compleanno del Canada, conferitagli nel 1992 dal Governatore Generale in riconoscimento per il suo contributo al benessere dei lavoratori del Canada.

Ora Pricipato sta per essere incluso nel Wall of Fame del calcio italocanadese di Toronto per essere stato tra gli artefici principali della costruzione del Toronto Azzurri Sport Village

Senza il contributo dei sindacati Liuna 506, Liuna 183 e Liuna OPDC, il complesso sportivo non sarebbe mai sorto alla fine del vialetto Carmen Principato Way.

 

-       Da quando e’ tifoso della Roma?

“Da quando avevo 9 anni e da Locri (Reggio Calabria) la famiglia si trasferi’  a Roma dove si  l’aria che si respirava era rigorosamente giallorossa”.

-      Ha mai giocato al calcio?

“Si, ma a livello di oratorio, ero ala destradella squadretta del quartiere Villa Cordiana. Ancora ricordo il nostri grido di battaglia: Olio, petrolio, acqua minerale per battere Cordiana ci vuole la nazionale””.

-      Dove ha visto la prima volta la Roma?

“Al vecchio e glorioso Flaminio, noi ragazzi riuscivamo ad entrare quando qualche tifoso grande ci faceva passare per figlio e nipote. Poi una volta entrati ci sedevamo dove c’era posto”.

-      Lei e’ un postino mancato, vero?

“Avevo fatto domanda alle Poste di Roma e aspettavo mi chiamassero, ma mio padre mi convinse, con le buone e con le cattive, a seguirlo in Canada”.

-      Visto come e’ andata la sua vita canadese, non e’ che si puo’ lamentare..

“Infatti, mi e’ andata bene, anzi benissino. Sono particolarmente oroglioso di aver contribuito al benessere di tanti operai, la stragrande maggioranza dei quali emigrati come il sottoscritto.

-      Lei e’ anche vice presidente del ricchissimo fondo pensioni (Labourers Pension Fund of Eastern Canada). Ha mai pensato di investire nel calcio, magari anche nella stessa Roma?

“Non mi mai passato per l’anticamera del cervello, amo la Roma, il calcio italiano e’ bello ma complicato specialmente nella stanza dei bottoni”.

-      Quante volte e’ andato all’Olimpico?

“Almeno due o tre volte l’anno, ma spesso iamo andati con altri tifosi romanisti di Toronto, Vito Car3essa in testa,a vedere la nostra Lupa ogni volta che e’ venuta in turnee’ in Nord America”.

-      Chi tra i calciatori che ha visto dal vivo l’ha impressionato di piu’?

“Falcao, ma anche tanti altri tra i quali Paolo Conte, Totti, De Rossi,  Dybala”.

 Segue il calcio locale?

“Mi sono goduto Giovinco, piccolo grande artista del pallone. Quest’anno non ho ancora visto dal vivo il Toronto Fc, avevo i biglietti per la partita di sabato, ma faceva troppo freddo….”.

-         Da sindacalista ha ricevuto innumerevoli onori e riconoscimenti, cosa significa per Carmen Principato essere sul Muro dei Famosi del calcio italocanadase di Toronto?

“E’ un grande onore che accetto con modestia. Quando Bob Iarusci e i suoi amici mi hanno contattato non ho esitato a convolgere il mio sindacato sia per l’amore per il calcio sia perche’ il motto della Liuna e’ “Noi aiutiamo a costruire le comunita’”, costruire nel senso fisico, di mattone e two by four, ma anche nel senso morale attraverso i valori importanti della vita,    la giustizia, la famiglia, la correttezza, l'onestà,  la competenza, l'entusiasmo,   il rispetto”.

**nicolasparano.com

***Prossimamente il profilo di John Iaboni

     

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