Habebus Papam, un americano sul trono di Pietro
Il Potefice appena eletto saluta la folla di Piazza San Pietro, Robert Francis Prevost e’ il primo Papa americano
“Aiutateci a costruire ponti” ha detto Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV
di Odoardo di Santo
Alla quinta votazione a sorpesa il cardinale Robert Francis Prevost e’ stato eletto Papa, il 267esimo pontefice della storia, il primo papa americano nato a Chicago, di origini italiane, francesi e spagnole, missionario in Perù dove e’ stato Vescovo di Chiclay.
La sua elezione ha destato sorpesa e non era scontata perche’ il cardinale Prevost non veniva menzionato tra i favoriti tra i quali ricorrevano i nomi del cardinale Pietro Parolin e del cardinale Filippino Luis Antonio Tagle.
Infine al quarto scrutinio il nome del Cardinale Prevost ha raccolto il consenso 133 cardinali sia progressisti che conservatori dai quali secondo il parere di chi e’ a conoscenza riesce a essere apprezzato .
Ha preso il nome di Leone XIV ,il papa che alla fine dell’ottocento, nel fulcro delle lotte di classe e della nascente questione operaia emise l’enciclica sociale Rerum Novarum in cui denunciava l’impatto negativo provocato dall’espansione del capitalismo nella societa` e la necessita’ di favorire la protezione dei lavoratori nel segno della solidarieta’ cristiana.
L’Habemus Papam è arrivato alle 19.13 dalla Loggia della basilica di San Pietro.
“La pace sia con tutti voi”,sono state le prime parole del papa, affacciato dalla loggia di San Pietro.
Gioia e speranza, le parole di universalità e di pace, piu’ volte ripetute , hanno richiamato la via segnata da Papa Francesco e nel suo segno ha dato un messaggio di apertura al mondo con l’invito al dialogo “nella tenda” invitante della chiesa cattolica
Aiutateci a costruire ponti con il dialogo, con l’incontro, per unirci tutti, per essere un solo popolo – ha detto Prevost, presentandosi come agostiniano, alla folla in piazza San Pietro .
Il papa ha auspicato “una chiesa sinodale, che cerca la pace, la carità, che cerca di essere sempre vicino a coloro che soffrono”.
Papa Leone xiv ha dato anche un messaggio di speranza”. Il male non prevarrà " ha detto.
Si e’ presentato come missionario, come agostiniano “Costruiamo ponti con dialoghi, incontri per essere un solo popolo in pace".
Uomo schivo, e’ noto per aver dato rare interviste.
G. Gydon missionario agostiniano che ha condiviso con lui la missione in Peru’ lo ha descritto come schivo, un intellettuale che non guardava dall’alto ma si sente come un uguale.
Per questo era amato dal popolo della diocesi dove Papa Francesco lo aveva mandato per rinnovarla dopo anni di stretto controllo della conservatrice Opus Dei.
I poveri, l’ambiente ed i migranti erano le su preoccupazioni e per i poveri aveva istituito la mensa giornaliera.
Il vescovo Prevost era tanto popolare che ogni anno il suo compleanno veniva celebrato per una intera settimana per fare contente tutte la parrocchie che lo reclamavano.
In Perù conobbe e apprezzò padre Gustavo Gutierrez, il fondatore della teologia della liberazione
Il tripudio dei cattolici e’ stato enorme.Da tutto il mondo sono giunte la congratulazioni a cominciare da Trump che si e’ detto felice dell’elezione del primo papa americano anche se non l’americano di suo gusto,noto dalle parti di Wall Street..
Come capita spesso ognuno vuole tirare il Pontefice per la giacca.
A me e’ piaciuto .
L'elezione del Papa ha un profondo significato spirituale per milioni di cattolici nel mondo.
Papa Leone XIV giunge nel momento in cui le crisi sembrano aver fatto impazzire il mondo.
Mai come oggi abbiamo bisogno di voci forti e decise a favore della pace, della giustizia sociale, della dignità umana e della compassione.
Papa Leone XIV e’ benvenuto.