Sciocchezzuole in campo

di Nicola Sparano

Napoli, c’era un volta: Viktor ha comprato tre maschere nuove,  per lui e’ una extra large - con quella vecchia non vedeva piu’ la porta - un’altra mascherina e’ stata consegnata al presidente che ha scarrupato (rovinato) il bel giocattolo, la terza e’ destinata al coach numero tre che ha scaraventato gli azzurri dalla padella alla brace.

Roma sponda laziale: Maurizio si e’ dato un cartellino rosso permanente perche’ voleva fumarsi in pace un pacchetto di Rothmans nel primo tempo e uno nel secondo.

Nella tana della Lupa: Mourinho? Non lo ricorda piu’ nessuno dalle parti di Trastevere, perche’ Daniele   nella fossa di biblica memoria non ha trovato leoni inanellenabili (Sarri dicit) ma gente disposta a sudare per non finire alla gogna.

Alex la metamoforsi: Da Alice e’ diventato Tartaruga per la camminata lenta e la corazza resistente ai santiamienti del popolo zebrato.

Milano sponda senza “o”: Santo Stefano e’ stato il primo martire della chiesa cristiana. Srefano, il coach, stava per diventare il primo spuntino degli uccelli rossi (RedBird), poi l’ha scampata, ma se arrivano i cammellieri…

Milano sponda biscione: Simone ha la seconda stella negli occhi che, pero’, sono ancora gonfi per come sono andate le cose nella coppa con le orecchie e nella coppetta italica.

 Liverpool il posto dove non si cammina da soli: Se  Kloop  vince il campionato gli regaleranno una dentiera d’oro, quella che ha ora abbaglia gli avversari per essere troppo bianca.

Manchester versione City: La banda di Pep sta lottando per il secondo  scudetto di fila ma per vincerlo e magari rivincere la coppa con le orecchie bisogna che il biondo vichingo torni ad essere quello dell’anno passato ( contro l’Arsenal ha bucato di brutto una palla gol favolosa).

Toronto in riva al lago fra freddo: chi credeva che il coach scappato dalla Nazionale potesse miracolare il Toronto Fc ha sbagliato di grosso. Al calcio vince la squadra, non il singolo, specialmente se quest’ultimo ha l’infortunio facile.

 

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