Smantellare le poste non ha senso
di Odoardo Di Santo
Sulla testa dei dipendenti delle Poste Canadesi senza contratto di lavoro da venti mesi il governo di Mark Carney venerdì scorso ha fatto scendere la scure.
Vuole smantellare le Poste perché secondo il governo sono in deficit “insostenibile”, come se il bilancio del governo fosse in attivo.
Ma l’affrettata e sconsiderata decisione del governo, oltre a nascondere altre possibili inconfessate ragioni creerà lo scompiglio nella vita di tutti i giorni a milioni di cittadini con disagi e problemi enormi per i più vulnerabili, per chi ha problemi di disabilità e di mobilità e per chi risiede nelle zone rurali e specie nel nord.
Dopo mesi di latitanza del governo che ha assistito passivamente alla sceneggiata delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro venerdì improvvisamente è intervenuto il Procurement Minister Joel Lightbound il cui appellativo in italiano suona “Ministero degli appalti” un po’ ambiguo anzi Trumpiano.
Il ministro degli appalti senza mezzi termini ha intimato alla Crown Corporation (Ente pubblico) in carico delle poste di:
1) eliminare la consegna della posta a domicilio con una vasta rete di 5900 uffici in tutto il Canada
2) aumentare l’uso delle cassette postali comunitarie.
3) eliminare 359 uffici rurali, oltre a 500 uffici postali urbani e suburbani.
In Canada ci sono 1200 comunità che non hanno succursali di banche.
Per il Ministro le perdite del Canada Post sono insostenibili ed ha ordinato di attuare il piano in 45 giorni.
I postali erano in sciopero legalmente dal 15 Novembre 2024 . Fu sospeso il 17 dicembre 2024. Le trattative furono riprese, ma si trascinarono fino al 25 settembre 2025.
I lavoratori erano tornati al tavolo delle trattative nella speranza di firmare il contratto di lavoro di fronte alla incomprensibile posizione totalmente negativa del datore di lavoro cioè del Post Office che è divenuta chiara ora dopo 45 giorni con il dictat di Carney di smantellare praticamente il servizio postale pubblico.
Canada Post per venti mesi ha temporeggiato per piegare i dipendenti che chiedono stabilità e condizioni di lavoro decenti.
Ora i postali che noi vediamo ogni giorno e che il governo di Carney vorrebbe che non vedessimo più, passano per le nostre case con il buono o cattivo tempo per portarci la posta.
Carney vuole che siano essi a pagare per la gestione delle poste.
Il piano di Carney di smembrare le Poste non è nuovo. Ci aveva già provato nel 2013 il Primo Ministro conservatore Stephen Harper, sempre pronto a privatizzare ogni attività pubblica a favore dei soliti amici.
Il piano del Governo di Carney e’ di gettare 62 000 lavoratori ai lupi con il risultato di dare il business profittevole della consegna di pacchi ed altro nelle zone urbane e sub urbane alle compagnie private, come Amazon e compagnia, lasciando le zone rurali e le regioni del nord non remunerative al Canada Post cioè ai contribuenti.
Tra le idee strampalate fatte circolare abbiamo anche sentito menzionare che nel Nord del Canada, grande quanto un continente, si può risparmiare facendo pervenire la posta via terra invece che via aerea come oggi.
Per Carney ed i suoi subordinati Canada Post è un business, un’industria con perdite “insostenibili” come ha detto il Ministro .
Per Carney uomo della finanza e del grande business le poste dette comunemente servizio postale non è “un servizio” e quindi deve sottostare alle regole del business.
La lunga storia canadese dimostra che, di solito, quando un business va alla malora c’è sempre il governo che viene in soccorso, giusto o errato che sia , vedi $500 milioni concessi per salvare Algoma Steels colpita duramente dai dazi di Trump.
Prima delle elezioni il signor Carney si è presentato come il difensore dei lavoratori canadesi minacciati dai dazi di Trump con cui sta però danzando e vedremo come finirà.
Nel frattempo, paghiamo i dazi su acciaio e alluminio e ultima trovata maniacale ora mette anche i dazi sui mobili e su due modesti pastifici italiani La Molisana e Garofalo che ovviamente per il cialtrone di Washington rappresentano una minaccia vitale per la sicurezza degli Stati Uniti.
Il Premier dell’Ontario è stato presente come un sindacalista qualunque, alla dimostrazione dei lavoratori del settore automobilistico minacciato da Trump.
Questi difensori dei lavoratori solo per fare pubbliche relazioni non li vediamo più quando si tratta di risolvere dispute di lavoro a casa loro. Di colpo li vedete legiferare il ritorno obbligatorio al lavoro. Ci fosse una volta che prendessero le parti dei lavoratori. Mai
I cittadini devono aprire le orecchie a Carney e compari.
Se pensano di convincerci che Canada Post è un cattivo business Carney e il suo Ministro degli appalti dovrebbero spiegarci perché le piscine comunali, le biblioteche pubbliche, la CBC, pompieri o la Toronto Humane society e tutti gli enti pubblici di servizio sono anch’essi cattivi business da essere smantellati.
Nel contratto sociale dei paesi civili vige la regola fondamentale che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e lo stato fornisce i servizi per il funzionamento ordinato e pacifico della società.
Carney, impedendo la consegna della posta a domicilio priva i cittadini vulnerabili di un servizio cruciale per chi ha limitazioni fisiche sia nelle città che nelle zone rurali e nelle enormi distese del nord.
Ha mai sentito parlare di servizio pubblico come il medicare o i trasporti pubblici urbani.Tutti da abolire?
È facile scaricare le colpe dell’inefficienza delle Poste su lavoratori e lavoratrici.
I responsabili mai pagano come avviene in tutti i settori pubblico o privato.
Mai che il governo abbia preso l’iniziativa di prendere di petto la complessa questione del funzionamento del servizio postale.
È facile scaricare la responsabilità sugli innocenti dipendenti.
Ogni volta trovano una scusa.
Attualmente sono impegnati a dimostrare che il servizio postale è un business fallimentare. In 100 paesi del Mondo tra cui Italia, Germania, Francia, Giappone funzionano in tutte le comunità ma sono supplementari con il servizio bancario, in Italia denominato Banco Posta, per la cui abolizione le banche canadesi avevano lottato strenuamente per 100 anni finche’ lo fecero abolire nel 1969.
.La sola idea di menzionare Banco Posta ha scatenato una dura reazione dei protettori/servitori degli interessi delle grosse banche. Ma hanno anche aperto il discorso su una alternativa adottata da un centinaio di paesi dove pare che non abbiano fatto fallire le banche e che potrebbe essere adottata anche in Canada.