Stop Pretending Canada Post is a business
di Odoardo Di Santo
Lo sciopero delle poste continua a rotazione. Dopo l’imprevisto e sconsiderato ordine del governo Carney al datore di lavoro (Post Canada) di smantellare in 45 giorni, l’Unione dei postali ed il datore di lavoro seguitano a parlare, anche se i cittadini comuni non capiscono di cosa.
Per risolvere la crisi ed evitare la dissoluzione ordinata dal governo di Mark Carney il sindacato CUPW dei Postali in sciopero e l‘NDP hanno proposto la reintroduzione del servizio bancario nelle poste che era operante dal 1881 al 1949.
La modesta proposta fu illustrata sul Toronto Star in una intelligente opinione della scrittrice e giornalista Linda McQuaig, in cui sinteticamente sosteneva che il servizio bancario postale potrebbe dare una mano a risolvere la precaria situazione finanziaria delle casse delle Poste.
McQuailg scrive che le Poste (Canada Post) hanno una rete di 5.900 sportelli postali su tutto il territorio che dai tempi della confederazione sono stati il collante del Canada.
I 62.000 dipendenti delle Poste non hanno il contratto di lavoro da 21 mesi, tra l’indifferenza del Governo.
Sono stati in sciopero da dicembre del 2024.
Lo sciopero fu sospeso per permettere di riprendere le trattative purtroppo senza esito a causa del rifiuto delle Poste di raggiungere un accordo.
All’improvviso, mentre per venerdì si aspettava la risposta di Canada Post alle richieste del sindacato, giovedì scorso Carney, tramite il ministro degli appalti Joel Lightbound ha dato l’ordine alle Poste, cioè al datore di lavoro di: 1) eliminare la consegna della posta a domicilio; 2) aumentare l’uso di cassette postali comunitarie; 3) eliminare 359 uffici rurali e 500 nei centri urbani.
L’ordine del governo è perentorio: attuare il piano in 45 giorni.
La ragione: per il Ministro le perdite delle poste sono insostenibili.
Canada Poste nel 2024 ha avuto un deficit di $841 milioni per un totale di $3,8 miliardi dal 2018.
Apriti cielo $841 milioni di deficit. Insostenibile per il governo di Carney.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito alle previsioni del bilancio del suo governo che il Ministro delle finanze Francois-Philippe Champagne presenterà questo autunno.
Si prevede un possibile deficit di $100 miliardi. Nessuno pero’ ha chiesto a Carney e al suo ministro se è sostenibile il deficit di $100 miliardi che ci ammanniscono.
Carney ed il suo governo non hanno nemmeno considerato l’assurdita’ di avere 62 mila dipendenti postali senza contratto nel 2025. Per non parlare del danno che fanno ai canadesi privandoli di un servizio che esiste in tutti i paesi civili, specialmente ai canadesi che vivono nelle zone rurali e nell’immenso Nord.
In Canada ci sono 1200 centri abitati senza succursali di banche.
Carney li discrimina negandogli i servizi di cui altri cittadini usufruiscono.
Dall’NDP e dal sindacato dei postali e’ stata avanzata la proposta di reintegrare nelle poste il servizio bancario. Aprici cielo.
Sono partiti immediatamente i grossi calibri, protettori degli interessi delle grosse corporazioni e dei grossi interessi finanziari che vorrebbero farci credere che i loro interessi sono anche quelli di tutti i canadesi.
Cosa chiedono i lavoratori? Un contratto di lavoro, un salario decente e la sicurezza del posto di lavoro.
Ma non per il Fraser Institute l’ultraconservatrice organizzazione ligia ai grossi interessi.
Contrariamente ai fatti notoriamente conosciuti, ecco cosa scriveva farneticando in un commento, Fraser Institute, l’otto ottobre scorso: “Alla luce dell’ultimo tentativo della Unione Canadese dei lavoratori postali di ricattare (shakedown) i contribuenti canadesi è divenuto chiarissimo che Canada Post deve abbandonare l’età della pietra ed entrare nel secolo 21.mo. Le Poste canadesi di proprietà e operate privatamente potrebbe seguire le orme delle sue controparti europee. Ma lo status quo può solo portare a ulteriore rovina finanziaria e i canadesi saranno lasciati a pagare il conto.”
Dopo lo shock iniziale, seguito alla repentina ed incredibile decisione del governo, sono iniziate le reazioni di parte con previsioni catastrofiche totalmente avulse dalla realtà dei fatti.
Il Globe and Mail riportava un commento di tale John Turley-Ewart, a suo tempo consulente della Royal Canadian Bank e di altre industrie Canadesi ed americane che scriveva che le poste sono un fallimento, meno male che non sono una banca. E che Carney farebbe un grande servizio ai canadesi se attuerà il suo piano. Lo fara’ ignorando “l’assurda” idea che l’NDP federale e la Unione Canadese dei lavoratori postali stanno facendo ora ed hanno fatto per anni di risuscitare la defunta e per lungo tempo seppellita Canada Post Office Savings bank”.
Scriveva proprio cosi’ ”assurda idea”.
Senza conoscere questi saputi consulenti, una lettrice del Toronto Star con buon senso ha fatto notare che è ora di far finta che le Poste sono un business, come sostengono i fautori della privatizzazione. E spiega che i cittadini sostengono un costo, pagando le tasse per avere i servizi e non per fare profitto.
Qualcuno ha cercato di vedere cosa c’è dietro “l’assurda” idea di resuscitare il Post Office Savings Bank”, tanto aborrita dalla destra conservatrice.
Il Toronto Star deve aver fatto le pulci ai menagramo che ritengono morta l’idea del sistema postale pubblico ed ha scritto che nel 2015 Justin Trudeau Primo ministro tenne una conferenza stampa con il sindaco di Montreal ed ex ministro liberale Denis Goderre che con un martello pneumatico (jam hammer) distrusse una base di cemento su cui dovevano costruire le cassette postali comunitarie .
Trudeau promise che avrebbe cancellato il programma delle cassette comunitarie e che avrebbe posto fine al progetto di Harper di eliminare la consegna della posta a domicilio.
E Ieri Il Toronto Star giungeva a domandarsi retoricamente: ”Può il Canada Post gestire la vostra posta ed il mutuo (mortgage)?”
Lo Star scrive che il servizio bancario postale esiste in Francia ed in un centinaio di altri paesi, tra cui l’Italia, la Germania, il Giappone, Portogallo Svizzera, China, India, Marocco, Sud Africa, Nuova Zelanda ed infine il Brasile.
La Banque postale francese serve 64 milioni di cittadini con $1,9 miliardi di profitto netto. Nella Svizzera Post Finance offre la gamma completa di servizi. Nella prima meta del 2025 ha generato un profitto di 135 milioni di franchi svizzeri.
Secondo POSB nel 2014 in nuova Zelanda ha generato l’81% di profitto netto. In Italia banco Posta Euro 57 milioni di utile .
Secondo la Universal Postal Union, una agenzia delle Nazioni Unite, molti operatori postali nel mondo offrono qualche forma di servizi finanziari.
Perché solo in Canada l’idea del servizio postale bancario un’idea assurda?
È proprio vero che l’idea assurda per Fraser Institute sarebbe morta e seppellita in Canada?
Più di 600 municipalità hanno approvato una risoluzione in favore del sistema bancario postale.
È noto che in 1 200 municipalità non esistono filiali delle banche.
Dai dati disponibili secondo un sondaggio del 2013 il 63% dei canadesi rispondenti sopportava il sistema bancario postale e sosteneva l’idea dui espanderlo.
Secondo un sondaggio di Angus Reid dello scorso giugno, il 59% dei rispondenti si disse opposto all’idea che il governo privatizzi Canada Post ed il 64 % disse che è importante che il servizio postale resti pubblico.
Si pone ora impellente la domanda: “Tornerà Carney a miti consigli evitando un danno irreparabile ai canadesi o riuscirà nell’impresa di distruggere i servizio postale pubblico che non era riuscito nemmeno al Primo ministro conservatore Stephen Harper nel 2013?”.